Entra un cliente con in mano un foglietto spiegazzato. Scritti a matita in un corsivo illeggibile erano scritti su questo foglio il titolo e l'autore di un libro ma il sudore della mano del latore del foglietto hanno irrimediabilmente cancellato anche quel poco che c'era da leggere. Inizia l'interrogatorio. Titolo e autore, faticosamente ricostruiti dal cliente, non dicono niente al gestionale. Provo a buttare tutto in Google, che ormai ho capito essere il modo più rapido per sistemare le informazioni sbagliate dei clienti (in fondo è così che la maggior parte di loro trova i titoli che poi mi viene a chiedere); ma anche Google non trova niente.
- E' un libro vecchio?
- No, è appena stato pubblicato in Inghilterra.
- Ma il titolo che mi ha dato è in italiano!
- Sì.
- Mm...
- Il titolo in originale era in inglese...
- ...e lei lo ha tradotto?
- Sì.
Bravo. Adesso che hai dimostrato di saper tradurre il titolo di un libro fammi un favore, dimmi il titolo in inglese, dimmelo giusto, scandisci bene le parole, non farmi fare figure e... ah già, mi hai dato l'autore, almeno quello sarà giusto...
- Guardi, probabilmente il libro che cerca non è ancora stato tradotto. Posso recuperarglielo in inglese. Può farmi lo spelling dell'autore?
Nel frattempo apro il database inglese. Digito. Non faccio in tempo a leggere il risultato che il cliente mi gela con una domanda:
- Ma allora il libro che arriva è scritto in inglese?
Alzo lo sguardo. Lo fisso. Annuisco.
- Non c'è per caso la possibilità di farlo arrivare in italiano? Perché in inglese è un casino...
4 commenti:
Ha, ha...
'E' un libro giallo, ma forse anche no. Non conosco l'autore, forse è italiano, non tanto famoso. L'anno fatto vedere l'altro giorno (3 settimane fa!!!!) in tv, ma è uscito ora e la copertina è tutta bianca'....tutto ciò a 5 minuti dalla chiusura! Una palla di vetro devo comprare, altro che pc!
l'hanno!!!! Scusa!
Ma cos'è, uno scherzo o una sfida? Io comunque è un po' che sto dicendo che il gestionale del futuro sarà quello che permetterà di fare ricerche in base alle copertine (colore, soggetti...) perché in fin dei conti il cliente, come tutti, si ricorda più facilmente quello che vede che non quello che sente.
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