Oggi è stata una giornata particolare: il mio giovane collega ha trovato un nuovo lavoro (inutile dire che è migliore di questo) e ci lascia. La tensione si tagliava col coltello: il capo era nero, lui non sapeva più dove nascondersi, gli altri erano indecifrabili. A fine giornata ero stanco come se avessi lavorato. Così mi sono detto: schediamo un po' di libri e tiriamo l'orario di chiusura di questa bella giornata.
Naturalmente, mentre schedavo, la testa era da un'altra parte. Poi, improvvisamente, la mia attenzione è stata risvegliata da un'osservazione che merita di essere condivisa.
Stavo schedando dieci piccoli libri usciti oggi, casa editrice Baldini Castoldi e Dalai, argomento: unità d'Italia. Totalmente inutili, dunque con buone possibilità di essere venduti se collocati nella giusta posizione. Prezzo: 3,90 euro. Settantanove pagine.
Niente di strano se subito dopo non mi fosse capitata tra le mani una novità Einaudi, collana "Le vele", autore di spicco (Vargas Llosa). Numero di pagine: trentaquattro; prezzo di copertina 8,00 euro.
Ora, d'accordo l'importanza dell'autore, il prestigio della casa editrice, un certo snobbismo verso i libri troppo economici. Ma otto euro per trentaquattro pagine non sono troppi? Ci si lamenta del prezzo del cinema, ma almeno al cinema con otto euro passo due ore a divertirmi. Quanto ci metto a leggere trentaquattro pagine, tenuto conto che "Le vele" sono poco più grandi di un iPhone?
E' arrivato il momento di fare di tutta l'erba un fascio e dire chiaro e forte che il prezzo dei libri ha raggiunto livelli assurdi, e tutto questo, cari clienti, per poter sostenere quelle belle campagne di sconti del 25% che vedete in giro in questi giorni. Illudendovi di farvi risparmiare un mese gli editori vi spennano per il resto dell'anno e lo fanno in quello che avete di più caro, ovvero gli economici, che poi tanto economici non sono.
Sono come i cellulari di una volta: più erano piccoli e più li pagavi. Nel mondo anglosassone esistono due grandi categorie di prodotto, l'hardback e il paperback, il primo è rilegato e costa tanto, il secondo è in brossura, si sfascia con facilità ma in compenso costa poco. In Italia un PBE (Einaudi, tanto per cambiare) ha tutte le caratteristiche di un economico (un paperback) ma arrivi a pagarlo più di trenta euro, e comunque non meno di dodici.
Ah, quante cose avrei da dire...
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