domenica 24 gennaio 2010

Lettura veloce

Il ragazzo avrà quindici anni, tratti somatici asiatici ma parlata tremendamente televisiva con accento milanese. Si esprime a fatica, sembra imbarazzato e invece è solo linguisticamente deprivato.
- Avreste quei libri che se li leggi impari a studiare velocemente?
Lo accompagno davanti allo scaffale.
- Lettura veloce, mappe mentali... è tutto qui.
Solita domanda:
- Qual'è il migliore?
Solita risposta:
- Cosa ti serve?
- Ho visto alla tele che ci sono dei libri che insegnano come imparare velocemente quello che c'è in un libro. Facevano vedere che uno faceva passare le pagine velocemente e alla fine sapeva tutto quello che c'era scritto.
- E tu ci credi? Guarda che questi libri non fanno i miracoli! Per studiare ci vuole tempo. Questi libri li comprano i manager delle aziende che devono imparare le cose velocemente ed altrettanto velocemente devono dimenticarsele.
- Ma io voglio avere una vita sociale!
- Beh, questi sono i libri, dà loro un'occhiata e... vedi tu.
- Ma secondo lei per studiare qual'è meglio? Quello sulle mappe mentali o sulla lettura veloce?
- Dipende: studiare cosa?
- Matematica.
Guardo una cliente che ha assistito alla scena. Non sono solo, qualcuno mi capisce. La cliente ci prova:
- Devi solo fare tanti esercizi...
Ma il problema è proprio questo: imparare alla svelta, non perdere tempo, non fare fatica. Guardo il ragazzo.
- Per studiare matematica l'ultima cosa che ti serve sono questi libri.
Vorrei aggiungere altro, ma mi trattengo.

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