domenica 14 novembre 2010

Il dirigente scolastico

Verrebbe da chiedersi a cosa serva fare un concorso per dirigenti scolastici. Basterebbe vedere che razza di gente viene in negozio per comprare i famosi manuali con i quiz per distinguere quei pochi che salveranno la scuola da tutti gli altri che la porteranno allo sfascio.
Certo, il mio giovane collega non ha tutti i torti quando commenta: «Sempre meglio dei professori», altra bella categoria di squinternati, ma qui si tocca con mano la legge che tutti i sottoposti sospettano regga il mondo del lavoro: fai carriera solo se sei un idiota.
Tanto per cominciare sembra che per loro gli anni non siano passati, nel senso che non hanno imparato niente dall'ultima volta. Quanti concorsi avranno fatto? Uno per l'abilitazione all'insegnamento, sicuro, forse una prova di ammissione all'università. Dovrebbero averlo capito che questi libri per la preparazione dei concorsi non servono a niente. Invece no, ripongono in loro la stessa cieca fiducia di quando avevano vent'anni. Li cercano disperatamente come se il solo fatto di possederli fosse già un titolo preferenziale per l'assunzione. Qualcuno poi si mette anche d'impegno e fa tutti, dico: tutti i quiz, convinto che i selezionatori siano così ingenui da copiare le domande del concorso da questi libri.
A parte il fatto che inventare domande difficili è una delle poche cose divertenti che capita a un commissario; steso un velo pietoso sugli errori madornali che contengono (e per i quali, guarda un po', alcuni si sentono in diritto di chiedere il rimborso al libraio); taciuto del fatto che nonostante la varietà apparente questi libri si somigliano tutti perché chi li prepara non fa altro che copiare; verificato che comunque ci sono candidati che cercano quello della Maggioli piuttosto che quello della Edises perché hanno sentito dire che è il migliore... tutto ciò premesso, non riesco veramente a capire come si possa pensare che un libro abbia il potere di fare i miracoli, perché di questo parliamo, miracoli.
- Cerco i libri per il concorso...
- Per bibliotecario?
- No
- Per asilo nido?
- No
- ??
- Per dirigente scolastico.
A questo punto dovrebbe essere chiaro: il tuo aspetto, il tuo modo di presentarti, anche il tuo modo di parlare, camminare, respirare e se questo non bastasse anche la persona che ti accompagna, verosimilmente tua madre, tutto dice chiaramente che non hai l'aria di essere uno adatto per fare il dirigente scolastico. Al limite l'assistente di biblioteca. Se fossi in te cercherei di guadagnarmi la stima del libraio, che in questo momento è il tuo unico amico, facendo qualcosa di straordinario come ad esempio orientandoti da solo tra gli scaffali, magari sfruttando quei cartelli che abbiamo sistemato apposta perché qualcuno li usi. Su uno c'è scritto "Pedagogia" e basterebbe associare pedagogia e scuola per capire che i libri che cerchi sono tutti lì. Ma tu hai deciso di stupirmi in un altro modo.
Ti porto davanti ai due scaffali sui quali abbiamo sistemato i libri per il concorso. Sono tanti, servono due scaffali.
- Ecco, qui ci sono i libri che cerca.
- Quelli sopra o quelli sotto?
Li hai guardati? Prima di chiedere hai guardato? Non hai visto che sono perfettamente uguali? Un minimo di spirito di osservazione ce l'hai o pensi che per fare il dirigente non serva?
- Ma secondo lei è meglio se prendo solo i quiz o anche il manuale?
- Dipende dal suo livello di preparazione.
Ecco, mettere il seme del dubbio in una persona che non sa nemmeno valutare la sua preparazione è la cosa più bieca che si possa fare perché in un attimo il dubbio si trasforma in terrore. Ma il terrore, quasi sempre, genera un acquisto, e noi non siamo qui per salvare la scuola, siamo qui per vendere.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

:-D
(da un'insegnante, ma da poco, precaria e probabilmente ancora solo per uno o due anni, sempre che valga come attenuante)

lememoriediunlibraio ha detto...

Non ho ben capito se aspiri al ruolo o a lasciare per sempre la scuola, comunque sia in bocca al lupo. Anch'io, nel mio piccolo, sarei un insegnante: l'Italia è piena di insegnanti che fanno di tutto tranne che insegnare. Io ad esempio vendo i libri.

Giò ha detto...

Divertente il racconto!

lememoriediunlibraio ha detto...

Se sapessi quanto poco ho dovuto inventare...

Anonimo ha detto...

Caro libraio, ti invidio il tuo ripiego, è un gran bel lavoro e anche ricco di esperienze umane interessanti, come ben racconti :)
Non aspiro al ruolo, non esiste proprio per la mia disciplina che è in via di estinzione in Italia. Aspiro a scappare dall'Italia, prima o poi.
E scusa l'anonimato, ho cercato di mettere il mio profilo su wordpress, ma non ha funzionato. Metto il link qui :)
www.filoglotta.wordpress.com
Buon lavoro!